Lasciate le auto nel piccolo parcheggio all'ingresso dell'abitato (quota 420 m), si attraversa il paese fino alla piccola chiesa di San Grato, a destra della quale parte un sentiero che porta al “Giardino delle Grotte di Ara” (10 minuti), in cui il torrente Magiaiga ha modellato la roccia carsica in anfratti e cascate. Proseguiamo sul sentiero 779, che attraverso un fitto bosco di castagni secolari sale alla frazione di Bertasacco (m 520, 20 minuti), dove prendiamo a sinistra il sentiero 772. Si continua nel bosco con alcuni saliscendi fino a un ponticello sul rio Boretta (m 540, 25 minuti), oltre il quale il sentiero sale più decisamente passando per la località Cerianelli (m 630, 20 minuti), da dove un tratto di strada asfaltata porta alla frazione Colma (m. 679, 15 minuti). Attraversata la frazione, si prende la strada a sinistra, che in breve ritorna sterrata e continua come sentiero 768, tagliando il versante est del Monte Fenera fino a raggiungerne il crinale sud (m 770, 40 minuti). Si continua infine lungo il sentiero 771, che risale il crinale fino alla Punta Bastia (899 m.), la principale delle due vette del Monte Fenera (25 minuti), con una monumentale croce alta più di 12 metri ed un amplissimo panorama sulla pianura e sulla catena alpina, dal Monviso al Monte Rosa, al gruppo dei Mischabel e ai monti valsesiani.
Dopo una meritata sosta pranzo scendiamo alla selletta tra le due cime, per raggiungere anche la seconda vetta del Fenera, dove sorge l’oratorio di San Bernardo (m 893, 10 minuti). Ridiscesi infine alla selletta, non ci resterà che ripercorrere lo stesso iitinerario di salita per tornare ad Ara e alle auto (1h45’).
Un percorso alternativo più disagevole, riservato agli escursionisti più esperti (EE), scende dalla selletta lungo il sentiero 769, che abbassandosi rapidamente passa presso gli ingressi di diverse grotte (25 minuti), tutte chiuse da cancelli, nelle quali sono state trovati resti dell'uomo di Neanderthal e di animali oggi estinti, quali l'orso delle caverne e il rinoceronte di Merk. Passando sotto il Rifugio GASB, si continua quindi lungo il sentiero 780, che presenta tratti impervi e scivolosi, a partire da un ripido canalone che si risale con l’aiuto di un paio di scalette e alcune corde fisse (40 minuti). Si prosegue poi a mezza costa incrociando il sentiero 770, fino ad affacciarsi ad un belvedere su Ara, che si raggiunge con un'ultima ripida discesa (45 minuti).